Progetti

 

Lalli Gualco Howell sostiene che la disabilità di una persona autistica è una conseguenza di interventi poco qualificati, troppo assistenziali, senza progettualità, con troppo poca normalità ed inclusione.

Il Lavoro vero, svolto in contesti reali e di normalità, è il miglior strumento per rendere la persona autonoma e in grado di vivere attivamente la sua vita, evitando inutili e dannosi carichi farmacologici e facili istituzionalizzazioni.

Lavorare non è solo un’attività necessaria (a tutti) per il mantenimento economico, ma è anche una condizione essenziale per il riconoscimento sociale di una persona, per lo sviluppo e le crescita delle sue competenze, per la sua soddisfazione, per la realizzazione dei suoi desideri e per la sua inclusione sociale.

Perché se queste considerazioni possono essere vere per le persone a sviluppo  neurotipico, non possono valere anche per quelle autistiche? Perché per loro non  si può pensare ad una programmazione di vita come quella che si progetta per tutti  fin dall’infanzia: scuola, formazione/specializzazione, lavoro, vita indipendente?

La società non è ancora strutturata ad accogliere e dare un ruolo alle persone autistiche, specialmente quelle più gravi (livelli 2 e 3) per le quali gli anni della scuola spesso più che essere un percorso di apprendimento, sono una via crucis tra ore passate in solitudine nelle aulette o a vagare nei corridoi.  

E dopo?

Dopo non ci sono molte soluzioni, soprattutto di tipo lavorativo/occupazionale. Forse manca ancora la convinzione che le Persone autistiche ‘ce la possano fare’ e quella cultura, di cui parlava Lalli Gualco, di abilitare attraverso il lavoro: il lavoro, quindi, come  opportunità per migliorare la propria condizione, per esprimersi e far parte di una comunità, per acquisire, quindi, un ruolo sociale.

Ci sono grandi potenzialità nelle persone autistiche ed importanti margini di sviluppo anche per i più gravi se opportunamente  ‘trattati’ e se inseriti nei giusti contesti.

Voglio fare il Poliziotto, diceva un ragazzo autistico inglese, oggi operativo nell’Ufficio di Polizia di Brighton: un esempio illuminante che conferma che (quasi) nulla sia impossibile, che occorre assecondare i desideri e le capacità di questi ragazzi, sostenere i loro percorsi individuali ed aiutandoli a compiere il loro cammino di crescita, dentro la società.

 

Su questi presupposti Autismo e Società, a Maggio 2023, ha avviato coltivAbile, un progetto di lavoro e di integrazione sociale per le persone autistiche ad alto, medio e grave funzionamento, su un terreno  concesso dalla Croce Rossa Italiana sez. di Moncalieri, attuale proprietaria.

coltivAbile si sviluppa su un terreno magnificamente posizionato nella collina di Moncalieri (Torino), Riserva della Biosfera UNESCO, sul quale i due bravissimi Architetti del Paesaggio, Valentina Maffeo (Ilumen Atelier di Torino) e Andrea  Mati (Giardini Mati) hanno progettato un Parco-giardino all’insegna sì del lavoro, ma anche del piacere, dell’integrazione, della condivisione.

L’ubicazione del Giardino su una strada collinare molto frequentata la rende una vera risorsa per l’integrazione!

coltivAbile è suddiviso in aree tematiche ciascuna con una destinazione specifica:

orto

frutteto

vigneto

permacultura

arena eventi

vialetti per il passeggio e/o l’attività fisica

piccola serra per l’accoglienza e per la lettura

grande serra per la caffetteria e per il laboratorio di trasformazione 

chalet per le attività invernali

gazebo, aree attrezzate, panchine per il relax e le consumazioni

rete e putting green per l’allenamento del golf

 

Sono attualmente 29 i Ragazzi autistici che lavorano a coltivAbile in momenti diversi della settimana: alcuni vivono in famiglia e frequentano il Giardino con il proprio educatore o con gli educatori del centro diurno. Altri vengono a coltivAbile con gli operatori del centro residenziale dove vivono.

Si occupano di coltivare, bagnare, manutenere, raccogliere, ‘trasformare’ a seconda delle abilità e degli interessi. Partecipano ai Laboratori che attiviamo con i prodotti dell’orto e della permacultura.

A novembre 2023 è stata avviata con la Reynaldi Srl, nota azienda torinese di produzione di cosmetici per la cura di viso, corpo e capelli, una collaborazione che prevede lo sviluppo per coltivAbile di quattro linee di prodotti: crema mani e corpo, gel doccia e sapone.

I Ragazzi hanno raccolto le erbe aromatiche, le hanno preparate secondo i dettami dell’Azienda ed il risultato di queste operazioni è un prodotto ‘semilavorato’ che verrà conferito alla Reynaldi per la certificazione, l’elaborazione finale, il confezionamento. A quel punto i prodotti cosmetici potranno essere messi in vendita.

Pian piano si sta creando una piccola  filiera circolare – produzione, raccolta, trasformazione, vendita, consumazione – che permetterà ai Ragazzi di cogliere il quadro complessivo delle  attività e di comprendere e far propri i concetti (non sempre presenti) di inizio e fine, di consequenzialità e di trasformazione

 

Obiettivi 2024

Ora coltivAbile è arrivato alla sua terza Fase, quella del consolidamento del lavoro svolto e delle attività di produzione già in essere, dell’attivazione di nuovi ingressi (non ci poniamo obiettivi quantitativi, bensì qualitativi) e di avvio di quelle operazioni essenziali per completare il progetto e renderlo performante.

Nel 2022 e 2023 ci siamo dedicati agli interventi strutturali di modo da preparare lo spazio, renderlo operativo per il lavoro dei Ragazzi ed attrattivo per i clienti/frequentatori. Ora dobbiamo investire nel capitale umano e professionalizzare tutte le operazioni previste per favorire la crescita delle competenze e dei tempi di lavoro dei Ragazzi ed il contestuale sviluppo sociale ed imprenditoriale di coltivAbile.

ColtivAbile deve essere produttivo, generare reddito crescente ed auto sostenersi. Deve essere attrattivo per le Scuole e per le Famiglie, ma anche per i privati e per le Aziende.

 

Gli interventi:

. Formazione specifica degli educatori sulla coltivazione, sull’orticoltura, sul giardinaggio: la mancanza di preparazione degli operatori su questi temi impedisce un corretto passaggio di informazioni ai Ragazzi e può creare danni al contesto. L’operatore deve diventare un agrieducatore.

La formazione degli operatori sarà effettuata dai nostri Giardinieri direttamente ‘sul campo’.
 

. Formazione base dei Lavoratori autistici sulle attività di giardinaggio e sulle modalità per svolgerle. Sarà effettuata dai nostri Giardinieri direttamente ‘sul campo’.

 

. Formazione specifica di tutti gli operatori coinvolti sulle modalità di inserimento (lavorativo) delle persone autistiche svolta dalla dott.ssa Lisa Pignatti in collaborazione con i Giardinieri. E’ importante che ci sia un ‘metodo di struttura’ omogeneo e condiviso.

 . Consulenza di un Professionista per l’attivazione dei Laboratori di cucina e di trasformazione.

. Attivazione di percorsi lavorativi supportati da tirocini e Utili esperienze

 

Ringraziamo la Croce Rossa Italiana - Comitato di Moncalieri per la disponibilità dell'area, la Regione Piemonte ed il Comune di Torino per il sostegno economico e Tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione del Progetto:

Il Team di coltivAbile, i Ragazzi, i Coordinatori, gli Educatori.

Gli Architetti del Paesaggio Valentina Maffeo di Ilumen Atelier e Andrea Mati di Giardini Mati

Brigida Monteleone - Studio Brimonte

Sisco giardinieri - Andrea Bonada

CBB - Calandra Bosco Broker . Servizi Assicurativi 

Citiculture - Luca Balbiano 

ILLY 

DISAFA - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università di Torino

IRENCOLLABORA - Comitato territoriale di Torino

Unione Industriali Torino Anna Banin

180 Degrees

Turin Garden

Agri Berroni

R.A.M. - Radici a Moncalieri

Associazione Diramarsi

GGL - Gruppo Genitori per il Diritto al Lavoro

 

Per informazioni:  336 883148 - info@autismoesocieta.org

 

 

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